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giovedì 29 ottobre 2009

29 Giugno 2009


Oggi son quattro mesi della morte di mia mamma e non trovo parole migliori per portarmela sempre dentro il cuore.

La morte non è niente. Sono solamente passato dall'altra parte: è come fossi nascosto nella stanza accanto.
Io sono sempre io e tu sei sempre tu. Quello che eravamo prima l'uno per l'altro lo siamo ancora.
Chiamami con il nome che mi hai sempre dato, che ti è familiare; parlami nello stesso modo affettuoso che hai sempre usato. Non cambiare tono di voce, non assumere un'aria solenne o triste. Continua a ridere di quello che ci faceva ridere, di quelle piccole cose che tanto ci piacevano quando eravamo insieme.
Prega, sorridi, pensami!
Il mio nome sia sempre la parola familiare di prima: pronuncialo senza la minima traccia d'ombra o di tristezza.
La nostra vita conserva tutto il significato che ha sempre avuto: è la stessa di prima, c'è una continuità che non si spezza. Perchè dovrei essere fuori dai tuoi pensieri e dalla tua mente, solo perchè sono fuori dalla tua vista? Non sono lontano, sono dall'altra parte, proprio dietro l'angolo.
Rassicurati, va tutto bene. ritroverai il mio cuore, ne ritroverai la tenerezza purificata. Asciuga le tue lacrime e non piangere, se mi ami: il tuo sorriso è la mia pace.

Sant'Agostino

mercoledì 28 ottobre 2009

La sfiga esiste.........


Dopo quello é successo oggi, ci credo!!!La sfiga ci perseguita imperterrita.
Sono anni che non ci sia qualcosa, o di brutto o assurdo,piovuto sulla testa!!!
E vero che bisogna essere positivi nella vita.Ma qui si rasenta la follia.
Penso che neanche allo sfigato per eccellenza possa capitare tutto quello è capitato a noi in un concentrato di tempo....

MAMMA


E tanto tempo che non scrivo Più' qui.
Di cose ne sono successe e tante,la Più' triste e dolorosa é stata la morte di mia mamma.Un dolore che ancora adesso a distanza di mesi non riesco a mitigare.
Mi manca,mi manca da impazzire,mi mancano le telefonate,le litigate,i fine settimana dalla nonna dei miei figli.
Quante volte,la sera mi sono ritrovata a piangere pensando a lei.Perché lei: lei che era ancora giovane e aveva una gran voglia di vivere,di lottare e di vedere crescere i suoi nipoti.Dopo la diagnosi del mio tumore,nella mia mente si erano fatti strada i pensieri Più neri.Ma infondo mi dicevo:ci sarà sempre la nonna.Me la vedevo crescere i miei figli,se io non ci fossi stata.Lei che era molto Più combattiva di me,lei che era una forza della natura.
Mamma mi manchi da impazzire,non riesco a togliermi dal cuore questo dolore,quante volte ho il desiderio di sentirti vicino,di risentire la tua voce.
Ti voglio bene mamma.

martedì 12 maggio 2009

Quasi ci siamo!!!!!!!!!


Il traguardo e lì vicino,ma ancora tanto lontano.Più ci si avvicina,più sembra mettersi davanti mille ostacoli,fatti di piccole grandi cose.
Dopo tanti anni trascorsi tra queste mura,adesso le lascio,con tutti i miei ricordi,le mie gioie i miei pianti.Le risate dei bambini.
E vero,anche se questo cambiamento sarà in meglio,é sempre triste lasciarsi dietro tutti questi ricordi,siano essi belli o brutti.
Ma infondo nella vita tutti,chi in un modo chi in un altro,abbiamo affrontato dei cambiamenti.Fin da quando siamo piccoli,dall'asilo alla scuola,dalle amicizie,insomma la nostra vita é costellata di grandi o piccoli cambiamenti nel suo percorso.
Ma quello che più mi spaventa,e che in tutto questo(parlo del lavoro materiale) mio marito mi dice:"CO devi organizzare tu tutto il trasloco......comincia a preparare il tutto".Devo dire che di tutta questa fiducia,ne farei volentieri a meno.A me già basta quello che ho,casa da seguire,nonnetto,sempre da seguire,figli con impegni vari da seguire.Insomma mi sembra di averne già abbastanza.......Fermate il mondo voglio scendere.

venerdì 8 maggio 2009

Le priorità...........


Ho trovato questo racconto é mi é piaciuto molto,mi ha fatto riflettere quante volte ci danniamo per cose insignificanti e quanto non apprezziamo la vita.Lo trascrivo qui,sperando di non offendere nessuno.

PRIORITÀ’ della vita.
Un professore di filosofia stava di fronte ai suoi studenti con alcuni oggetti davanti a lui.
Quando la lezione cominciò, senza dire una parola prese un grosso barattolo di maionese vuoto e iniziò a riempirlo con delle palle da golf. Poi chiese agli studenti se il barattolo fosse pieno. Gli studenti risposero di sì.
Il professore allora tirò fuori una scatola con dei sassolini e li versò nel barattolo. Agitò un po’ il barattolo, e i sassolini rotolarono negli spazi fra le palline da golf. Allora chiese ancora agli studenti se il barattolo fosse pieno. Loro risposero di sì.
Il professore quindi raccolse una scatola con della sabbia e la versò nel barattolo. Naturalmente, la sabbia riempì tutti gli spazi rimasti. Il professore chiese ancora una volta se il barattolo fosse pieno, e gli studenti risposero con un unanime “sì”.
Il professore allora tirò fuori due tazze di caffè da sotto il tavolo e ne versò il contenuto nel barattolo, riempiendo anche gli spazi fra la sabbia. Gli studenti si misero a ridere.
“Adesso,” disse il professore quando le risate si calmarono, “voglio che vi rendiate conto che questo barattolo rappresenta la vostra vita. Le palle da golf sono le cose importanti — la vostra famiglia, i figli, la salute e le vostre passioni — anche quando tutto il resto è perduto e solo queste rimangono, la vostra vita è ancora piena.
I sassolini sono le altre cose che contano come il vostro lavoro, la vostra casa e l’auto.
La sabbia rappresenta tutto il resto — le piccole cose. Se mettete prima la sabbia nel barattolo,” continuò, “non ci sarà spazio per i sassolini o le palle da golf. Lo stesso vale per la vostra vita. Se spendete tutte le vostre energie sulle piccole cose non avrete spazio per le cose che sono importanti per voi.
Fate attenzione alle cose che sono fondamentali per la vostra felicità. Giocate con i vostri bambini. Prendetevi il tempo per fare un checkup medico. Portate fuori a cena il vostro partner. Fate un’altra partita a golf. Ci sarà sempre tempo per pulire la casa e svuotare la pattumiera. Prendetevi cura delle palle da golf prima — le cose che realmente hanno importanza. Impostate le vostre priorità. Il resto è solo sabbia.”
Una studentessa alzò la mano e chiese cosa significasse il caffè. Il professore sorrise. “Sono contento che tu l’abbia chiesto. Serve solo a dimostrare che non importa quanto la vita possa sembrare piena, c’è sempre spazio per una tazza di caffè con un amico.

mercoledì 6 maggio 2009

Alzheimer o domenza senile


E' un punto dolente,molto dolente per me.Purtroppo io con questo calvario ci devo convivere giornalmente.
Per quanto riguarda il sapere in medicina,non so molto.Però so e vivo il problema avendo in casa un malato,e devo dire che fa veramente male,vedere questa persona,prima attiva,adesso solo l'ombra di sé stessa incapace di ascoltarti e rinchiuso nel suo mondo.Senza neppure riconoscerti.Senza riconoscere neppure i nipoti o il figlio.A volte guardandolo fa rabbia,si rabbia,ma non con lui.Con i Piani Alti......come si può dopo che uno ha lavorato per una vita intera essere dipendente per tutto dagli altri,non essere più in grado neppure di parlare.
Non voglio sembrare, quella che si lamenta di questa situazione,ma sono due anni,che non ho avuto un attimo di tregua.Prima il tumore,l'intervento,la chemioterapia e la radioterapia,e ancor prima di finire il tutto il suocero in casa.In tutto questo io non ho ancora veramente elaborato tutto quello mi é capitato.E' successo e basta e infondo non so se sia un bene o un male.Solo il tempo potrà dirmelo.

Sono ritornata.........


Dopo un periodo di pausa,eccomi di nuovo qui a riprendere in mano il blog.E stato un periodo in cui avevo perso ogni interesse,quello stimolo a fere cose che a me davano soddisfazioni.Ma adesso,anche se a fatica,voglio riprendermi questo piccolo angolo di vita.......magari non porterà a niente o magari potrò essere più me stessa anche con la famiglia.Ritrovare la mia serenità,anche se devo dire il vero non sarà tanto facile ma sono costante e caparbia e ho tanta tanta pazienza.