Ho messo l'amore per l'amore al primo posto, con in seguito.
La lealtà, la sincerità la comunione. Cercando di non ferire nessuno con le mie azioni. Con sempre il pensiero: "Non fare agli altri ciò non vorresti fosse fatto a te".
Mai come adesso queste parole risuonano dentro di me come dei minacciosi tamburi di guerra.
Niente ferisce, avvelena, ammala, quanto la delusione.
Perché la delusione è un dolore che deriva sempre da una speranza svanita, una sconfitta che nasce sempre da una fiducia tradita cioè dal voltafaccia di qualcuno o qualcosa in cui credevamo. E a subirla ti senti ingannato, beffato, umiliato. La vittima d'una ingiustizia che non t'aspettavi, d'un fallimento che non meritavi. Ti senti anche offeso, ridicolo, sicché a volte cerchi la vendetta. Scelta che può dare un po' di sollievo, ammettiamolo, ma che di rado s'accompagna alla gioia e che spesso costa più del perdono.
dal libro "Un cappello pieno di ciliege" di Oriana Fallaci