E anche questo Natale è passato adesso si ricomincia la solita vita.
Un anno nuovo è cominciato e con esso dal mese prossimo controlli controlli controlli.Non ho paura dei risultati, ma tutto questo andare avanti e indietro dall'istituto mi stressa un pò.
Il caso poi vuole che questi controlli cadano proprio quando tutto ebbe inizio nel 2007. Quando ancora era lontano lo spettro della malattia e sembrava soltanto qualcosa di molto lontano.
Tutto cominciò una mattina nel lavarmi sentii qualcosa,dopo qualche giorno mi decisi di andare dalla mia dottoressa. E lei senza aspettare oltre mi ordinò gli esami del caso urgentemente. Bene da quel momento sono entrata nel vortice senza neanche rendermene conto. E stato un susseguirsi di emozioni: da paura,angoscia coraggio e un pizzico di incoscienza. Io ero quella che rassicuravo tutti,che dicevo che infondo non era niente (anche se dentro forse ero più terrorizzata di loro) mi sono sempre detta che nonostante tutto era un esperienza che dovevo affrontare, e che un domani riguardando indietro ci avrei sorriso sopra. Oggi a distanza di quasi cinque anni ancora non ci riesco e un pò ho capito il perchè, all' inizio hai tanta adrenalina in corpo che affronteresti pure un dinosauro, poi col tempo ragioni analizzi e alla fine relizzi ciò che ti è capitato. Ed è in questo momento che sei completamente disarmata , perchè tutte le tue energie, risorse la tua lucidità le hai lasciate in quei giorni lontani.
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sabato 7 gennaio 2012
CIAO DON GIMO
Cercando pagine su Legnaro, sono venuta a conoscenza della morte di Don Gimo. Che dolore,che dispiacere e quanti dolci ricordi mi sono affiorati in testa.Dai Martedì o Mercoledì sera quando facevamo gli incontri noi lettori per aiutare Don Gimo nella stesura della sua Omelia, e quante cose venivano fuori, dalle nostre paure nell' affrontare il cambiamento nella nostra crescita. Ad altre più o meno grandi.
Ho ripensato al periodo dell'Avvento,quando la sera andavamo casa per casa a cantare i Pastorelli,a quando con Don Gimo andavamo a distribuire i pacchi di viveri alle famiglie bisognose del paese.
Ho ripensato a quando per la prima volta e venuto in classe, ed è stato il nostro professore di Religione.
E special mente ho rivissuto quei pomeriggi estivi in Canonica, quando mi ha preparato per la Cresima, lì è stato qualcosa di veramente bello, anche perché avrebbe anche potuto rifiutarsi dato che io vivevo a Milano. E invece no! Mi ha aiutato e mi ha permesso di Cresimarmi all' Arcivescovado di Padova.
Ormai a Legnaro non ho più nessuno ma il solo ripensare ai miei tre anni delle medie, mi fa capire come essi siano stati importanti e fonda mentali per me. Ringrazio prima di tutto i miei nonni, poi Don Gimo, Don Italo e Don Roberto che in quei tre anni hanno saputo forgiare la donna che sono diventata, e se qualche volta mi sono persa i loro volti e le loro parole rieccheggiano ancora nel mio cuore.
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