Ho un ricordo che mai cancellerò dalla mia vita, l'attimo in cui mia madre se ne andò.
Non so se ha sofferto,se ha lottato, se si e lasciata andare ma di una cosa sono quasi certa, a capito.
Quello che è parso ai miei occhi non è stato, ne bello, ne liberatorio ne sereno. E ho potuto percepire, che se prima era incosciente, nel momento del passaggio, lei c'era con tutta se stessa, consapevole di ciò che stava accadendo, fosse essa stata pronta o no. Ma consapevole fino alla fine.
In quel momento ho capito che la morte non è una cosa facile. Che il passaggio di questo sottile velo che ci divide da una situazione ad un altra, è complicata e reale ed è vissuta tutta fino in fondo.
Non e vero che muori incosciente, forse in quel veloce alito di vento e quando sei più vivo e presente che in tutta la tua vita. O quello che noi crediamo sia vita o forse solo passaggio.
Davanti a te rimane solo l'involucro della persona: e tutto il resto dove sta? Non è solo nei nostri ricordi e veramente dall'altra parte del velo.
Quando tutti capiremo questo non avremo più bisogno di questi involucri con la loro limitatezza e la loro sofferenza. Ma conosceremo quello che neanche riusciamo ad immaginare percepire sognare. E si trova al di là della chiusura del nostro cervello e oltre a ciò che non riusciamo a mettere a fuoco nel nostro cuore cieco e sordo.
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