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martedì 12 maggio 2015

IL VELO

Ho un ricordo che mai cancellerò dalla mia vita, l'attimo in cui mia madre se ne andò.
Non so se ha sofferto,se ha lottato, se si e lasciata andare ma di una cosa sono quasi certa, a capito.
Quello che è parso ai miei occhi non è stato, ne bello, ne liberatorio ne sereno. E ho potuto percepire, che se prima era incosciente, nel momento del passaggio, lei c'era con tutta se stessa, consapevole di ciò che stava accadendo, fosse essa stata pronta o no. Ma consapevole fino alla fine.
In quel momento ho capito che la morte non è una cosa facile. Che il passaggio di questo sottile velo che ci divide da una situazione ad un altra, è complicata e reale ed è vissuta tutta fino in fondo. 
Non e vero che muori incosciente, forse in quel veloce alito di vento e quando sei più vivo e presente che in tutta la tua vita. O quello che noi crediamo sia vita o forse solo passaggio.
Davanti a te rimane solo l'involucro della persona: e tutto il resto dove sta? Non è solo nei nostri ricordi e veramente dall'altra parte del velo.
Quando tutti capiremo questo non avremo più bisogno di questi involucri con la loro limitatezza e la loro sofferenza. Ma conosceremo quello che neanche riusciamo ad immaginare percepire sognare. E si trova al di là della chiusura del nostro cervello e oltre a ciò che non riusciamo a mettere a fuoco nel nostro cuore cieco e sordo.

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