Non so, perché siamo qui?, in questo mondo, in questo spazio-tempo.
Dove veniamo offesi, umiliati, non considerati evitati.
Dove le persone, prima tendono una mano, poi ti schiacciano alla stregua di uno schiacciasassi e criticano con annessi e connessi.
E ti viene spontaneo pensare, perché ora, perché io,
e perché questo.
Perché bisogna pagare un pegno cosi grande? Non lo so e risposta non ne trovo.
leaderboard
venerdì 2 settembre 2016
domenica 8 maggio 2016
SILENZIOSI
Ultimamente, si sentono i politici, dire che sono vicini ai cittadini, che capiscono le reali problematiche la gente comune vive ogni giorno.
Purtroppo non è assolutamente vero,sono molto lontani, da quello che è in realtà. Perché molto spesso sono situazioni difficili da accettare e da capire. Che purtroppo nel silenzio e nel indifferenza di tutti noi, ci passano accanto e scivolano via nel silenzio e nell'ombra.
Queste, sono le persone dimenticate,quelle che se hanno un colloquio di lavoro non sanno come andarci. Quelli che gli amici o i parenti, evitano di sentire per paura possano chiedere.
Questo e il popolo dei dimenticati, dei silenziosi, che ti passano accanto in punta di piedi, con dignità, e nascosti dietro un sorriso.
Purtroppo non è assolutamente vero,sono molto lontani, da quello che è in realtà. Perché molto spesso sono situazioni difficili da accettare e da capire. Che purtroppo nel silenzio e nel indifferenza di tutti noi, ci passano accanto e scivolano via nel silenzio e nell'ombra.
Queste, sono le persone dimenticate,quelle che se hanno un colloquio di lavoro non sanno come andarci. Quelli che gli amici o i parenti, evitano di sentire per paura possano chiedere.
Questo e il popolo dei dimenticati, dei silenziosi, che ti passano accanto in punta di piedi, con dignità, e nascosti dietro un sorriso.
sabato 7 maggio 2016
LE MAMME
La mamma
La mamma non è più giovane
e ha già molti capelli
grigi: ma la sua voce è squillante
di ragazzetta e tutto in lei è chiaro
ed energico: il passo, il movimento,
lo sguardo, la parola
La madreE il cuore quando d’un ultimo battito
avrà fatto cadere il muro d’ombra
per condurmi, Madre, sino al Signore,
come una volta mi darai la mano.
In ginocchio, decisa,
Sarai una statua davanti all’eterno,
come già ti vedeva
quando eri ancora in vita.
Alzerai tremante le vecchie braccia,
come quando spirasti
dicendo: Mio Dio, eccomi.
E solo quando m’avrà perdonato,
ti verrà desiderio di guardarmi.
Ricorderai d’avermi atteso tanto,
e avrai negli occhi un rapido sospiro.
La mamma non è più giovane
e ha già molti capelli
grigi: ma la sua voce è squillante
di ragazzetta e tutto in lei è chiaro
ed energico: il passo, il movimento,
lo sguardo, la parola
Ada Negri
La madreE il cuore quando d’un ultimo battito
avrà fatto cadere il muro d’ombra
per condurmi, Madre, sino al Signore,
come una volta mi darai la mano.
In ginocchio, decisa,
Sarai una statua davanti all’eterno,
come già ti vedeva
quando eri ancora in vita.
Alzerai tremante le vecchie braccia,
come quando spirasti
dicendo: Mio Dio, eccomi.
E solo quando m’avrà perdonato,
ti verrà desiderio di guardarmi.
Ricorderai d’avermi atteso tanto,
e avrai negli occhi un rapido sospiro.
Giuseppe Ungaretti
Un ricordo. alle madri della nostra vita.
Che con i loro insegnamenti, di madri, di nonne, di zie.
Ci hanno plasmato, le donne che siamo oggi.
mercoledì 27 gennaio 2016
IO SEMPLICEMENTE IO
Mancano pochi giorni,poche settimane, allo scadere dei nove anni.
Nove anni di passi avanti, di vittorie sul Cancro. Ma anche, di tante, troppe persone conosciute, sia virtualmente che non,
perse lungo questo cammino.
E ti guardi indietro e dici, ma cosa ho fatto di diverso?
Tutti abbiamo lottato, ci siamo abbattuti, ci siamo sentiti impotenti, ma forti, combattivi ma stanchi, ma mai mai arresi.
E nonostante tutto questo, non mi sento ne diversa, ne speciale, sono soltanto io,semplicemente io, con i miei difetti e i miei limiti.
Nove anni di passi avanti, di vittorie sul Cancro. Ma anche, di tante, troppe persone conosciute, sia virtualmente che non,
perse lungo questo cammino.
E ti guardi indietro e dici, ma cosa ho fatto di diverso?
Tutti abbiamo lottato, ci siamo abbattuti, ci siamo sentiti impotenti, ma forti, combattivi ma stanchi, ma mai mai arresi.
E nonostante tutto questo, non mi sento ne diversa, ne speciale, sono soltanto io,semplicemente io, con i miei difetti e i miei limiti.
Iscriviti a:
Post (Atom)